giovedì, aprile 27, 2006

Sapete cos'è la legge Pecorella?

Fonte : http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=48957

Sme, Berlusconi salvato dalla sua legge: non ci sarà il processo d'appello
di red

 Non ci sarà il processo d'appello a Silvio Berlusconi accusato di corruzione giudiziaria nell'ambito della vicenda Sme. E questo grazie alla legge ad personam fatta durante l'ultima legislatura: la legge sull'inappellabilità delle sentenze di primo grado scritta dall'avvocato del premier e deputato di Forza Italia Gaetano Pecorella.

I giudici della II sezione della Corte d'appello di Milano hanno ricettato l'eccezione di costituzionalità propiro in merito alla legge proposta dalla Procura generale della Repubblica di Milano. I giudici della Corte d'appello hanno anche rigettato le richieste della difesa di Berlusconi che chiedeva di considerare inammissibile il ricorso della Procura generale.

Questo significa la fine del processo Sme per Berlusconi : il secondo grado era stato fissato dalla Corte d’appello dopo le elezioni del 9-10 aprile ma adesso non si potrà fare. L'accusa potrà proporre ricorso solo per Cassazione.

Che la legge Pecorella (approvata nel febbraio scorso dopo essere stata rinviata al Parlamento dal presidente della Repubblica per «manifesta incostituzionalità» di alcuni suoi punti) fosse stata scritta su misura per il premier era sempre stato uno dei punti di maggiore critica da parte del centrosinistra. Ma anche l'Associazione nazionale magistrati ha criticato la legge, sostenendo che porterà a un incremento smisurato di ricorsi alla Cassazione.

E lo stesso Berlusconi aveva ammesso che quella legge riguardava lui e un «processino» che aveva in corso a Milano. Quello che è certo è che, per il momento, la storia di quel processo finisce qui. Infatti Berlusconi è stato assolto il 10 dicembre 2004 con formule diverse in primo grado nel processo Sme, in cui gli si contestava la presunta corruzione sistematica dell'ex capo dei gip romani Renato Squillante e la presunta corruzione dello stesso Squillante (più altri magistrati romani) per ottenere sentenze favorevoli nella contesta legale con la Cir di Carlo De Benedetti per l'acquisizione del gruppo agroalimentare pubblico Sme dall'Iri a partire dalla metà degli anni 80. In particolare il premier uscente è stato assolto dall’accusa di aver corrotto nel 1988 il giudice Filippo Verde per ostacolare la Cir ed è stato prosciolto perché il reato nel frattempo è divenuto prescritto (grazie alle attenuanti generiche accordate al Cavaliere) per la corruzione nel 1991 di 434 mila dollari a Renato Squillante.

La sentenza era stata impugnata dalla procura perché le attenuanti accordate a Berlusconi erano state invece negate al coimputato Cesare Previti, condannato a 5 anni.